venerdì 31 agosto 2007

FATIMA 1907-FATIMA 2007 (90 ANNI)

IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERà

Prima Parte

Fatima e i tre Pastorelli

I° Apparizzione





Fatima, situata nella diocesia di Leiria ha nei suoi dintorni una serie fi monumenti che fanno di essa, la storia vivente del Portogallo. Fanno da scenario le nude colline punteggiate di lecci. In questo scenario apparve la Vergine Maria, venute a portare parole dal cielo ricche di misericordia e di speranza.
La Prima Guerra Mondiale, si estendeva per quasi tutto il mondo.
Domenica 13 Maggio 1917, giorno che avrebbe cambiato l'intera umanità. Tre pastorelli, umili e poveri, Lucia de Jesus di anni 10, Francesco e Giacinta Marto rispettivamente di 9 e 7 anni.
Dopo aver partecipato al precetto domenicale nella Chiesa di Aljustrel decidono di andare alla Cova di Iria dove il padre di Lucia possedeva qualche tenuta. Trascorrono le loro ore giocando, consumando qualcosa di sostanzioso quando d'un tratto videro qualcosa nel cielo il bagliore di un lampo. Spaventati i tre Pastorelli decidono di andare via. Ad un tratto un secondo lampo, preannunziava la venuta di " una bella Signore, vestita tutta di bianco, più brillante del sole, che spargeva una luce più chiara ed intensa di quella di un bicchiere di cristallo colmo di acqua limpida, attraversato dai raggi del sole più cocenti." (1)
Le mani erano giunte in preghiera e dalla mano destra pendeva un rosario di perle con una crocetta argentata. Aveva al collo come ornamento una collana d'oro con un ciondolo a forma di sfera. (2)


Allora nostra Signora ci disse:
-Non abbiate paura, Io non vi farò del male.
- Di dov' è Vostra Signoria?- Le domandai
- Sono del cielo.
- E che cosa vuole da me, Vostra Signoria?
- Sono venuta a chiedervi che veniate qui per sei mesi, il giorno 13 a questa medesima ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Dopo ritornerò qui una settima volta.
- E anch'io vado al cielo?
- Si, ci andrai.
- E Giacinta?
- Anche Lei.
- e Francesco?
- Anche Lui, ma deve recitare tanti Rosari.
Mi ricordai allora di domadare di due ragazze che erano morte da poco tempo. Erano mie amiche e frequantavano la mia casa per imparare a tessere da mia sorella maggiore.
- Maria das Neves è già in cielo?
- Si, c'è.
- E Amelia?
- Starà in Purgatorio sino alla fine del mondo. Volete offrirvi a Dio e sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi come atto di riparazione per i peccati dei quali Egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?
-Sì lo vogliamo.
- Andate dunque, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Fu nel pronunciare queste parole che Ella aprì per la prima volta le mani, trasmettendoci una luce tanto intensa come un riflesso che si effondeva da Lei e che ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, facendoci vedere noi stessi in Dio che era quella luce, più chiaramente di ciò che vediamo nei migliori degli specchi. Allora,a causa di un impulso interiore, anch'esso comunicatoci, cademmo in ginocchio e ripetemmo nel nostro intimo: O santissima Trinità io Ti adoro. Dio mio, Dio mio, io Ti amo nel Santissimo Sacramento!
Trascorsi i primi momenti Nostra Signore aggiunse: preghiamo il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra. Poi cominciò ad alzarsi serenamente salendo in direzione di levante fino a scomparire nell'immensità dlla lontananza. La luce La circondava, pareva le aprisse un cammino attraverso le stelle, motivo per cui quella volta diciamo che vedemmo aprirsi il cielo". (3)




(1) Cfr Antero de Figueiredo, op. Cit., pp 23-24; Don Luis Gonzaga Ayres de Fonseca, SJ, La Madonna di Fatima, Vozes, Petropolis, Brasile, 5° ed., 1954, p.22


(2) Suor Lucia, Memorie e Lettere, Depositaria: L.E., Porto, 1973,p.331; Don Ayres de Fonseca SJ, op.cit., pp 23-24; cfr. William Thomas Ealsh, Notre Dame de Fatima, Amiot-Dumont, PAris, 1954, pp.61; Antero de Figuereido, op. cit., p.26

(3) Suor Lucia, op.cit., pp 331 e 333











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