giovedì 6 settembre 2007

IL MISTERO DELLA CROCE



Partendo da un punto di vista umano e materialista,l’Agnello immolato nell’alto della Croce non passava per un povero maltrattato e ingiuriato da tutti, un uomo fallito e sconfitto per sempre; sotto la luce soprannaturale, tuttavia – e questa è l’unica visualizzazione vera-, Gesù si trovava lì elevato come un Re nel suo soglio di gloria , attirando a sé tutte le creature. Questo divino mistero, gli Apostoli, soprattutto San Paolo, lo hanno compreso in profondità: “ Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso” (1Cor 2,2). E ancora : “ Quanto a me non ci sia altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso come io per il mondo”. ( G1 6 ,14)
Ma per i primi cristiani, imbevuti dei concetti e delle tradizioni antiche, la croce conservava ancora il suo terribile significato, al punto che sono trascorsi vari secoli prima che apparissero le prime rappresentazioni del Salvatore inchiodato in essa.
Tale repulsione era accresciuta dal fatto che molti membri della Chiesa nascente avevano visto a Roma parenti prossimi soffrire questo tipo di martirio, durante le sanguinose persecuzioni promosse dagli imperatori pagani.
Nei secoli secondo e terzo, i fedeli preferirono dunque adottare l’immagine del pesce ( in Greo Ichthys), come rappresentazione di Cristo. In questa simbologia, le lettere della parola Ichthys contengono le iniziali della frase: Iesous Christos Theou Yios Soter ( Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore). A partire dal quarto secolo, dopo il riconoscimento della religione cattolica, da parte di Costantino il Grande, il simbolismo del pesce è diminuito gradualmente , cedendo il posto alla croce, che è cominciata ad apparire scolpita sui sarcofagi, sulle casse e su altri oggetti, divenendo il principale emblema della Cristianità. Una delle prime espressioni artistiche occidentali del sacrificio del Calvario è la famosa porta di cipresso dalla Basilica di santa Sabina, nel monte Aventino a Roma, costruita nelle prime decadi del sec. V.
è stato in questa stessa epoca che venne istituito l’attuale segno della croce, sebbene già prima esistesse il devoto costume di fare il triplice segno sulla fronte,le labbra e il petto in modo che le tre parti superiori dell’uomo, erano così sotto la protezione della Croce.

Nessun commento: