mercoledì 12 settembre 2007

IL SEGNO DELLA CROCE


Sul finire del quarto secolo, una grande moltitudine riunita intorno ad un gigantesco pino aspettava con trepidazione l’epilogo di un avvincente episodio. Il vescovo San Martino di Tour aveva fatto saccheggiare un tempio pagano ed aveva deciso di tagliare il pino che si trovava vicino al locale ed era oggetto di culto idolatrino. A questo si opposti numerosi pagani che hanno lanciato una sfida: avrebbero acconsentito all’abbattimento dell’ “ albero sacro” se il Santo, come prova della sua fede in Cristo, fosse stato disposto a rimanere legato sotto di questo, mentre essi lo tagliavano.
Così fu fatto. E vigorosi colpi di accetta in poco tempo fecero pendere il tronco in direzione della testa dell’uomo di Dio. I pagani erano felici di ciò ma il Vescovo con un segni di croce si salvò: infatti il tronco cadde dalla parte opposta in direzione di molti nemici della fede cristiana. In questa occasione, molti si sono convertiti alla Chiesa di Cristo.
Secondo la tradizione, il segno della Croce risale al tempo degli Apostoli. Alcuni affermarono che lo Stesso Cristo durante la sua gloriosa Ascensione, ha benedetto i discepoli con questo segno delle sua Passione redentrice. Gli apostoli e oltretutto discepoli avrebbero propagato questa devozione nelle loro missioni. Nel secondo secolo Tertulliano, il primo scrittore cristiano di lingua latino affermava che ogni loro azione è preceduta dal segno di Croce.
Questo segno benedetto è occasione di grazie nei momenti più importanti e ordinari della vita cristiana. Esso ci si presenta, in diversi Sacramenti: nel Battesimo, nel sigillo del Crisma sulla fronte, nella Cresima e nell’Unzione degli Infermi. Ci facciamo il segno di Croce anche quando preghiamo e in diversi momenti della nostra vita cristiana.
Il segno della Croce ha innumerevoli significati:
- un atto di devozione a Gesù Cristo
- un rinnovo del Battesimo ed una proclamazione delle Verità di Fede: la Trinità e la Redenzione.
Il modo di farlo anche è ricco di simbolismo ed ha sofferto alcune alterazioni nel corso del tempo.
La prima di questa sembra essere stata frutto di una controversia con la setta dei monofisiti ( sec. V), i quali si facevano il segno di Croce usando solo un dito, volendo con questo significare che nella persona di Cristo il divino e l’umano erano riuniti in una sola natura. In opposizione a questa falsa dottrina, i cristiani sono passati a farsi il segno della Croce usando tre dita, per onorare la Santissima Trinità, ed appoggiando le altre dita al palmo della mano, per simbolizzare la doppia natura di Gesù (umana e divina). Oltretutto, in tutta quanta la Chiesa, i cristiani di quest’epoca si facevano il segno della Croce in senso contrario a quello in uso oggi, ossia dalla spalla destra verso quella sinistra.
Innocenzo III, uno dei più grandi Papi del Medioevo ha dato la seguente spiegazione simbolica di questo modo di farsi il segno della Croce: “ Il segno della Croce deve essere fatto con tre dita, poiché si fa con l’invocazione della Santissima Trinità. Il modo deve essere dall’alto al basso e da destra a sinistra, perché Cristo è sceso dal Cielo sulla Terra ed è passato dai giudei (destra) ai gentili (sinistra)”. Attualmente questa forma viene usata solo nei riti di cattolici orientali.
All’inizio del secolo XIII, alcuni fedeli imitando il sacerdote di dare la benedizione, hanno cominciato a farsi il segno della Croce da sinistra verso destra, con la mano piatta.
Lo stesso Papa racconta il motivo di questo cambiamento: “ Vi sono alcuni in questo momento, che fanno il segno della Croce da sinistra verso destra, a significare che dalla miseria possiamo giungere alla gloria, così come è successo con Cristo nel salire al cielo. Alcuni sacerdoti fanno in questo modo e le persone cercano di imitarli.
Questa forma è rimasta nella Chiesa Occidentale ed è tutt’ora in vigore.
Seguendo il consiglio dei Padri della Chiesa, mai ci sia da parte nostra senso di vergogna nel farlo di fronte agli altri o negligenza nell’utilizzare questo segno sacramentale, poiché questo sarà sempre il nostro rifugio e protezione.

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