sabato 1 settembre 2007

Il Verbo si fa missione nella vita di tutti i popoli

Nella città umbra la «Settimana» su «La Parola in cammino con la storia». Pellegrini (Cooperazione fra le Chiese): «Così rinnoviamo le nostre comunità»

Da Assisi Gianluigi De Palo
«La Parola in cammino con la storia»: questo il titolo della quinta Settimana nazionale di formazione e spiritualità missionaria organizzata dall'Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese, che si è svolta dal 25 al 30 agosto alla Cittadella di Assisi.In sintonia col cammino che la Chiesa italiana sta percorrendo dopo il Convegno ecclesiale nazionale di Verona e nel 50° anniversario dell'enciclica Fidei Donum, l'incontro di formazione ha visto la partecipazione di oltre 150 tra operatori pastorali, sacerdoti, missionari, religiosi, religiose e laici provenienti da tutta Italia, impegnati a vario titolo nei centri missionari diocesani.«In questi anni - ha spiegato monsignor Giuseppe Pellegrini, direttore dell'Ufficio Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese - ci siamo resi conto di quanto sia importante - anche alla luce dei documenti elaborati e proposti dalla Chiesa italiana su come comunicare il Vangelo in un mondo che cambia - la formazione nel mondo missionario. Per questo il tema scelto si proponeva di approfondire il dono della Parola di Dio, ricchezza per ogni discepolo che con gioia si mette sulle orme di Gesù Maestro».Non si è trattato, infatti, di una «cinque giorni» incentrata solo sull'ascolto di relazioni teoriche: i partecipanti giunti ad Assisi sono stati chiamati a vivere e raccontare la loro esperienza di incontro con la Parola di Dio. «Soltanto così - ha continuato Pellegrini - è possibile rinnovare le parrocchie in conformità allo stile missionario evidenziato anche nel Convegno di Verona. Dobbiamo essere capaci di ripensare la formazione missionaria come spazio di forte e qualificata dimensione culturale sul piano teologico, antropologico, storico-sociale e pastorale». Il primo ad intervenire è stato don Francesco D'Ascoli, vice rettore dell'Almo Collegio Capranica di Roma, che ha spiegato come la Parola di Dio crea una storia di salvezza in Cristo che è Parola fatta carne e chiama incessant emente ad una vita di relazione con Dio e con il mondo.Nella giornata di domenica è stata la volta del biblista padre Giulio Michelini, docente di Nuovo Testamento presso l'Istituto teologico di Assisi: «La condizione ideale per la missione - ha detto - è la diaspora. Perché in un luogo in cui uno è senza casa, senza relazioni e senza tempio, il credente viene sfidato a conservare la propria identità e a viverla».Particolarmente interessanti sono state anche le tavole rotonde che hanno raccontato le esperienze concrete di ascolto e incontro con la Parola delle giovani Chiese nell'Africa e nell'America Latina: «Ci siamo confrontati - ha precisato padre Pietro Pierobon, segretario nazionale della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria, che ha coordinato la tavola rotonda sull'Africa - su come la Parola di Dio cammina ancora oggi nella storia del mondo. È una Parola che porta speranza e vitalità perché diventa concreta nella vita ed in questo modo è capace di generare persone e comunità adulte, mature nella fede».In questo modo i cristiani diventano responsabili nella Chiesa e nel mondo, anche nella quotidianità, pagando spesso di persona. «Di fronte a questa Parola che è ancora viva ed efficace oggi - ha continuato padre Pierobon - è tempo di approfittare di quello che chiamerei il "movimento del ritorno dalla missione". Le nostre Chiese, che spesso pregano e inviano soldi per i missionari, devono crescere ed arricchirsi delle esperienze e della vitalità che la Parola genera nelle giovani Chiese di missione. Usando un'immagine è come se in questo modo si potesse mettere in circolo nel corpo della Chiesa sangue fresco e ossigenato».
Un Grazie affettuoso a www.avvenire.it

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