domenica 30 settembre 2007

Liturgia della Domenica...XXVI Domenica del T.O.

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno C

PROPRIO DELLA S. MESSA
tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum
e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI

Domenica 30 Settembre 2007
XVIII Domenica dopo Pentecoste

INTRÓITUS
Eccl. 36, 18 - Da pacem, Dómine,
sustinéntibus te, ut prophaétae tui
fidéles inveniántur: exáudi preces
servi tui, et plebis tuae Israël.
Ps. 121, 1 - Laetátus sum in his, quae
dicta sunt mihi: in domum Dómini
íbimus.
Glória Patri…
Eccl. 36, 18 - Da pacem, Dómine,
sustinéntibus te,…

ORÁTIO
Dírigat corda nostra, quaésumus,
Dómine, tuae miseratiónis operátio:
quia tibi sine te placére non
póssumus. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui
tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia
saécula saeculórum.
M. - Amen.

EPISTOLA
Léctio Epístolae B. Pauli Ap. ad Corínthios, I, 1, 4-8

Fratelli, Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza. La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente, che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.
M. - Deo grátias.

GRADUALE
Ps. 121, 1 et 7 - Laetátus sum in
his, quae dicta sunt mihi: in
domum Dómini íbimus.
Fiat pax in virtúte tua: et abundántia
in túrribus tuis.

ALLELÚIA

Allelúia, allelúia.
Ps. 101, 16 - Timébunt gentes
nomem tuum, Dómine: et omnes
reges terrae glóriam tuam. Allelúia.

EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Matthaéum, 9, 1-8

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia". Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua". Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
M. - Laus tibi Christe.

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Exodi 24, 4 et 5 - Sanctificávit Móyses
altáre Dómino, ófferens super illud
holocáusta, et ímmolans víctimas:
fecit sacrifícium vespertínum in
odórem suavitátis Dómino Deo in
conspéctu filiórum Israël.

SECRÉTA

Deus, qui nos per huius sacrifícii
veneránda commércia, uníus summae
divinitátis partícipes éfficis: praesta,
quaésumus, ut, sicut tuam
cognóscimus veritátem, sic eam
dignis móribus assequámur. Per
Dóminum nostrum Iesum Christum,
Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat
in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per
ómnia saécula saeculórum.
M. - Amen.

PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ


COMMÚNIO
Ps. 95, 8-9 - Tóllite hóstias, et
introíte in átria eius: adoráte
Dóminum in aula sancta eius.

POSTCOMMÚNIO
Grátias tibi reférimus, Dómine, sacro
múnere vegetáti: tuam
misericórdiam deprecántes; ut dignos
nos eius participatióne perfícias. Per
Dóminum nostrum Iesum Christum,
Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat
in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per
ómnia saécula saeculórum.
M. Amen.

PRIMA LETTURA: Am 6, 1a.4-7
Sal 145
SECONDA LETTURA:1 Tm 6, 11-16
Vangelo Lc 16, 19-31
In vita tu hai ricevuto beni e Lazzaro mali; ora lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Foste salvati gratuitamente
Dalla «Lettera ai Filippesi» di san Policarpo, vescovo e martire(Capp. 1, 1 - 2, 3; Funk 1, 267-269)
Policarpo e i presbiteri, che sono con lui, alla chiesa di Dio che risiede come pellegrina in Filippi: la misericordia e la pace di Dio onnipotente e di Gesù Cristo nostro salvatore siano in abbondanza su di voi.Prendo parte vivamente alla vostra gioia nel Signore nostro Gesù Cristo perché avete praticato la parola della carità più autentica. Infatti avete aiutato nel loro cammino i santi avvinti da catene, catene che sono veri monili e gioielli per coloro che furono scelti da Dio e dal Signore nostro. Gioisco perché la salda radice della vostra fede, che vi fu annunziata fin dal principio, sussiste fino al presente e porta frutti in Gesù Cristo nostro Signore. Egli per i nostri peccati accettò di giungere fino alla morte, ma «Dio lo ha risuscitato sciogliendolo dalle angosce della morte» (At 2, 24), e in lui, senza vederlo, credete con una gioia indicibile e gloriosa( cfr. 1 Pt 1, 8), alla quale molti vorrebbero partecipare; e sapete bene che siete stati salvati per grazia, non per le vostre opere, ma per la volontà di Dio mediante Gesù Cristo (cfr. Ef 2, 8-9).«Perciò dopo aver preparato la vostra mente all'azione» (1 Pt 1, 13), «servite Dio con timore» (Sal 2, 11) e nella verità, lasciando da parte le chiacchiere inutili e gli errori grossolani e «credendo in colui che ha risuscitato nostro Signore Gesù Cristo dai morti e gli ha dato gloria» (1 Pt 1, 21), facendolo sedere alla propria destra. A lui sono sottomesse tutte le cose nei cieli e sulla terra, a lui obbedisce ogni vivente. Egli verrà a giudicare i vivi e i morti e Dio chiederà conto del suo sangue a quanti rifiutano di credergli.Colui che lo ha risuscitato dai morti, risusciterà anche noi, se compiremo la sua volontà, se cammineremo secondo i suoi comandi e ameremo ciò che egli amò, astenendoci da ogni specie di ingiustizia, inganno, avarizia, calunnia, falsa testimonianza, «non rendendo mala per male, né ingiuria per ingiuria» (1 Pt 3, 9), colpo per colpo, maledizione per maledizione, memori dell'insegnamento del Signore che disse: Non giudicate per non esser giudicati; perdonate e vi sarà perdonato; siate misericordiosi per ricevere misericordia; con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi (cfr. Mt 7, 1); Lc 6, 36-38) e: Beati i poveri e i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli (cfr. Mt 5, 3. 10).

Nessun commento: